Nel verbale n. 8 del 21.7.2017, redatto dalla Commissione del concorso in Magistratura bandito con d.m. 19.10.2016, relativamente ai criteri di correzione delle prove scritte, si legge:
La Commissione, nel suo plenum, allo scopo di garantire la formazione di giudizi oggettivi ed uniformi nella correzione, ritiene che possa considerarsi idoneo il singolo elaborato che:
– presenti una forma italiana corretta sotto il profilo terminologico, sintattico e grammaticale e rilevi adeguata padronanza della terminologia giuridica nonché sufficiente chiarezza espositiva, requisiti tutti indispensabili per la corretta redazione dei provvedimenti giudiziari;
-presenti una pertinente ed esauriente trattazione del tema, dimostrando da parte del candidato una sufficiente conoscenza dell’istituto cui direttamente esso si riferisce e dei principi fondamentali della materia, nonché un’adeguata cultura giuridica generale;
-riveli la capacità del candidato di procedere all’analisi dello specifico problema sottopostogli e di proporne la soluzione, senza che questa, anche se non condivisa dalla Commissione, possa assumere rilievo determinante nella valutazione, ove logicamente argomentata in coerenza con gli istituti e i principi della materia.
P.S.: i criteri indicati sono equivalenti a quelli elaborato per il bando di cui al d.m. 22.10.2015.