Sono state rese note le linee guida del prossimo esame di Abilitazione Forense, adottate con d.m. 9.2.2022.
E’ confermata la correttezza del metodo seguito ai corsi (ordinario e full esercitazioni) secondo cui S : F –> D
I quesiti dovranno per quanto possibile presentare una struttura uniforme, così articolata:
a) breve esposizione di un caso prospettabile nell’esperienza professionale
b) indicazione, nella descrizione della fattispecie concreta, di circostanze utili a individuare i profili/elementi rilevanti per il diritto sostanziale e processuale, i nodi problematici e gli istituti coinvolti;
c) posizione del quesito al candidato, che assume le vesti del legale.
I criteri di valutazione ai quali le commissioni d’esame dovranno attenersi sono:
– correttezza della forma espositiva, anche sotto il profilo grammaticale e sintattico, padronanza nell’uso del linguaggio giuridico;
–chiarezza, logicità, completezza, sinteticità, rigore metodologico dell’esposizione;
– capacità di individuare i nuclei problematici, le questioni di diritto, gli istituti sostanziali e processuali coinvolti, la disciplina applicabile, gli eventuali orientamenti
giurisprudenziali e dottrinali;
– dimostrazione della conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici trattati, strettamente pertinenti al quesito da risolvere;
– capacità di stabilire nessi tra gli istituti sostanziali e processuali che vengono in rilievo;
– dimostrazione di concreta capacità di prospettare soluzioni plausibili di problemi giuridici, sulla base del diritto sostanziale e del diritto processuale, anche attraverso
riferimenti essenziali agli orientamenti giurisprudenziali e ad eventuali esperienze maturate durante la pratica professionale;
– dimostrazione della capacità di cogliere eventuali profili di interdisciplinarità;
– capacità di argomentare adeguatamente e in modo persuasivo la soluzione del caso prospettata all’esito dell’esame preliminare.
—-> SCARICA QUI LE LINEE GUIDA MINISTERIALI (Fonte: Ministero della Giustizia)