Occorre che il concorrente abbia fatto nascere o rafforzato il proposito criminoso; il contributo materiale, invece, viene accertato, per giurisprudenza consolidata, secondo i principi tipici che regolano la verifica del nesso di causa nei reati con evento naturalistico. Da ciò consegue che l’accertamento deve essere condotto ex post, in forza della teoria condizionalistica, ossia eliminando mentalmente il contributo del correo e verificando se il reato, hic et nunc, venga consequenzialmente meno con quelle modalità. In altre parole, il correo deve concretamente aver quantomeno agevolato la realizzazione del fatto realizzatosi con quelle precise caratteristiche. Tale considerazione ha indotto la giurisprudenza ad escludere la punibilità tanto del complice maldestro e dunque dannoso, tanto del complice inutile, ossia di colui il cui apporto è pari a zero [Tribunale Ferrara, sentenza del 27.07.2022 ].